“We currently live in world of constantly evolving technology. If you (insurance firms and technology providers) don’t adopt, you will become Dinosaur.”

(Alfred Goxhaj, CIO, SOMPO International)

Il nuovo World Insurance Report 2017, rilasciato proprio in questi giorni da Capgemini ed Efma parla chiaro: l’impatto della tecnologia digitale sul settore assicurativo è sempre più dirompente e il connubio tra i player tradizionali e le realtà InsurTech un dato di fatto per far crescere il business.

Degli oltre 8.000 clienti intervistati, circa un terzo ha affermato di aver intrapreso relazioni con una InsurTech in via esclusiva o in combinazione con i canali esistenti per accedere ai servizi assicurativi.  Perché questa esigenza si fa sempre più impellente da parte degli assicuratori?

insurtech quickagent antlia

La risposta è semplice: le InsurTech rispondono appieno alle esigenze della Gen Y, conosciuta anche come Millennial Generation o Net Generation e dei “tech-savvy”, vale a dire gli utenti high-tech addicted che si fanno guidare nel mare magnum delle Compagnie assicurative da un desiderio di convenienza, flessibilità e personalizzazione. Nel report infatti si fa riferimento inoltre una maggiore propensione di questo target all’acquisto di servizi complementari offerti dai propri assicuratori (36,2% della Gen Y e il 42, 1% dei tech-savvy contro il 29,1% della non-Gen Y e il 19,7% dei non tech-savvy), rappresentando quindi una potenziale fonte di ricavi molto interessante. Bisogna però dire che se sono più propensi ad acquistare servizi connessi, le nuove generazioni e gli amanti dell’high tech sono meno fedeli al proprio assicuratore, disposti a passare rapidamente ad un altro fornitore a fronte di un’offerta più conveniente. È qui che si disputa la sfida più importante nell’immediato futuro: le Compagnie e gli agenti assicurativi devono impegnarsi nell’offrire quanti più touchpoints possibili, con grande attenzione a quelli digitali, per rafforzare il rapporto con i propri clienti e soddisfare le loro aspettative.

Tuttavia, il report prosegue affermando che i clienti non sono pronti ad abbandonare i propri fornitori tradizionali, per cui ciò che è auspicabile è un proficuo rapporto di collaborazione con le realtà InsurTech: il 39,8% dei clienti afferma di aver fiducia nel proprio assicuratore, mentre solo il 26,3% di chi si fida delle InsurTech.

«Le InsurTech possono aiutare i player tradizionali a superare barriere quali interazioni con i clienti ormai datate, con uso estensivo di carta e di tempo impiegato a inserire dati su sistemi. Allo stesso tempi, i player tradizionali possono aiutare le InsurTech ad affrontare sfide quali gli alti costi di acquisizione dei clienti e la mancanza di esperienza nelle aree del risk management.»

Raffaele Guerra, Executive Vice President e Head of Insurance Market di Capgemini Italia

Il numero sempre più crescente di consumatori di tecnologie digital che fanno uso di mobile app, i social network, i servizi on-demand, sono chiari segnali della direzione che anche il mercato assicurativo oggi deve seguire: gli assicuratori devono essere in grado di rispondere e servire una massa di persone che è cambiata, la paralisi non è un’opzione, pena il fallimento. Collaborare con le realtà InsurTech è un’ottima opzione per accelerare il processo di innovazione digitale.

Il primo passo che possono compiere gli agenti assicurativi, i subagenti e i broker per la loro attività quotidiana, è quella di dotarsi di un software assicurativo innovativo, in grado di alleggerire il proprio lavoro, facile da usare, affidabile e consultabile da ogni device anche in movimento. QuickAgent, la piattaforma digitale sviluppata dalla software house Antlia srl è lo strumento fedele degli intermediari assicurativi che hanno accolto la digital transformation come una grande opportunità per se stessi e per il proprio business. Provala gratis e scegli poi quali moduli acquistare in base alla tue esigenze!

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