“Non chiediamo ai nostri clienti di scegliere tra privacy o sicurezza… offriamo loro il meglio di entrambi. Proteggere i dati di qualcuno significa proteggere i dati di tutti.”

Tim Cook (1960 – CEO di Apple)

Le direttive europee in materia di gestione dei dati entreranno in vigore nel prossimo maggio 2018 e prevedono una maggiore tutela dei dati personali anche in termini temporali, introducendo il concetto di “responsabilizzazione” cui fa capo l’individuo stesso proprietario dei dati.

In ambito assicurativo la gestione dei dati dei clienti, in particolare il tema della privacy dei dati di agenzia rappresenta ancora un motivo di scontro tra linee di pensiero e, più materialmente, tra posizioni di Imprese di Assicurazione e Reti di vendita agenziali. Le scelte si differenziano a seconda della conformazione dell’attività di agenzia, ovvero una struttura orientata ed operativa sul modello di plurimandato è solita collaborare con compagnie assicurative che accordano, se non la piena titolarità dei dati, perlomeno la contitolarità.

Tuttavia, il mondo delle agenzie di assicurazione risponde spesso a realtà storiche di monomandato che includono negli accordi stessi un regime di responsabilità dei dati per le agenzie ma una proprietà degli stessi della compagnia mandante. Alcuni tra i più importanti gruppi assicurativi hanno ovviato al suddetto problema proponendo accordi di contitolarità a fronte di trattamenti agevolatori per i propri agenti siano essi espressi in termini economici o, per esempio, servizi informatici.

Le discussioni in merito tuttavia non si placano. Lo SNA (Sindacato Nazionale Agenti) sostiene in assoluto il principio che i dati dei clienti siano patrimonio degli agenti stessi e dei loro collaboratori frutto del lavoro di questi ultimi che non può quindi essere scambiato con “favori” di compagnia.

Il possesso dei dati del cliente, naturalmente correlato ad una sottoscrizione dello stesso all’autorizzazione della gestione delle informazioni, prende più rilevanza se si considera il raggiungimento dell’effettiva messa in opera della realtà del plurimandato. L’agenzia che dispone di informazioni dettagliate sul cliente non espressamente legate a contratti, possiede conoscenze atte a proporre i migliori prodotti alla clientela studiandone le effettive esigenze.

La nuova normativa sulla privacy di agenzia di assicurazioni in arrivo il prossimo anno ridesta quindi a gran voce il problema della proprietà e gestione dei dati tra agenzie ed imprese ma anche, di riflesso, quello del decreto della concorrenza che già nel 2007 sanciva l’obbligo per le imprese di assicurazione di eliminare vincoli di subordinazione e rappresentanza alle proprie agenzie.

Se a distanza di 10 anni gli utenti possono aver riscontrato cambiamenti tangibili ed a loro favore in ambito bancario (mutui) e telefonia, il settore assicurativo poco si è evoluto in questa direzione. Ove le imprese imponevano esclusiva di marchio e territorio, ora si accordano con i gruppi agenti per ottenere comunque tale condizione a fronte di privilegi quali, ad esempio, le provvigioni.

Auguriamoci, quindi, che l’oramai prossima entrata in vigore della nuova normativa rappresenti un ulteriore step di avanzamento per la totale applicazione del DDL sulla concorrenza.

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